giovedì 13 dicembre 2012

Candy Candy e il millantato credito



Simpatici, i miei colleghi d'ufficio.
Ve li raccomando a uno a uno... tutti insieme sarebbe troppo, anche per stomaci forti.

"Tutte chiacchiere... ci fai vedere le foto e chissà da dove le hai prese... tanto ormai nessuno ci crede più che sei tu a fare tutte quelle cose..."

Oppure: "Erano belli i tempi in cui ti alzavi alle cinque per cucinare il pane che poi ci portavi... tanto non torneranno più".

E infatti non tornano più, tiè, adorabili Vito, Giancarlo e Vittorio - peraltro cardiopatico...

L'impresa di stasera è stata messa in opera perchè oggi mi andava di cantare questa canzone, anche se poi ho pensato di adattare la sigla di Candy Candy e non è detto che non lo faccia di qui a qualche giorno.

Cari colleghi, anche questa volta potete solo rifarvi gli occhi... il palato se lo rifaranno i miei ospiti di domani.



SCORZETTE CANDITE di Bruna Numberone di Coquinaria


Occorrente:
3-4 arance non trattate
300 grammi di zucchero
500 grammi di acqua

Si tagliano gli agrumi in modo che rimanga un po' di polpa attaccata alla buccia



Si mettono quindi in una pentola, coperte di acqua fredda, e si porta il tutto a ebollizione.


Da questo momento,si lasciano 4/5 minuti, poi si scolano e si ripete l'operazione con acqua fredda per altre due volte (il fine è quello di togliere l'amaro)











Intanto,in una teglia larga,si prepara uno sciroppo composto da 500 gr. d'acqua e 300 gr. di zucchero e vi si dispongono le scorzette,in un solo strato.





 Si lasciano così a sobbollire, senza mai toccarle, per circa un'ora e mezzo e comunque finchè abbiano assorbito tutto lo sciroppo e siano diventate trasparenti.






Allla fine, a fuoco spento,si tirano su una ad una ,con l'aiuto di due forchette o di una pinza,e si rotolano nello zucchero semolato (o, se si ha molta pazienza, nel cioccolato fondente fuso).









Si lasciano poi asciugare su una gratella,anche 24 h.












Dato che non avevo voglia di ricoprirle di cioccolato ho optato per l'opzione abbinamento, per cui ho preparato, al volo, la

TORTA DI CIOCCOLATO E PEPERONCINO di Bruna Cipriani di Coquinaria

400 gr. di cioccolato fondente
200 gr. di burro
200 gr. di zucchero
6 uova
1 cucchiaino di peperoncino in polvere (io ho usato l'espelette, e ho aggiunto anche un cucchiaio di cannella e mezzo bicchiere di rum)
1 pizzico di sale.

Bisogna far sciogliere a fuoco dolce il cioccolato fondente con il burro. Lasciare intiepidire il composto. Nel frattempo si devono montare i tuorli con lo zucchero. Versare nella crema di tuorli e zucchero il composto di burro e cioccolato intiepidito. Aggiungervi gli albumi montati a neve con il pizzichino di sale e, in ultimo, il peperoncino. A questo punto mescolare con dolcezza, evitando di far smontare gli albumi. 






Cuocere in teglia imburrata e infarinata a 170° per una mezz'oretta.

















CIAO COLLEGHI!!!

martedì 11 dicembre 2012

Saldi natalizi: prendi tre paghi uno


 Due di queste ricette su tre si prestano a essere regalate a Natale, se non altro perché provengono da un libro che si intitola "Edible Diy - Simple, Giftable Recipes to Savor and Share".
Incredibile il fatto che le abbia prodotte nel medesimo pomeriggio.
Non è da me.



ANACARDI AL CURRY

3 cups di anacardi non salati (428 grammi, io 400)
2 cucchiai da tavola di zucchero di canna scuro
1 cucchiaio di sale kosher (io avevo quello di Cervia)
1 cucchiaio di curry
1/2 cucchiaino da tè di cumino in polvere
1/2 cucchiaino da tè di cayenne (io ho messo la paprika piccante)
2 albumi grandi


preriscaldare il forno a 200°, mettere gli anacardi in un unico strato e infornare per circa 7 minuti, finchè iniziano a diventare dorati.
Farli raffreddare completamente (circa 30 minuti).
Intanto mescolare il resto degli ingredienti (albumi esclusi) in un recipiente che possa contenere anche gli anacardi.
Sbattere gli albumi finchè diventano schiumosi (circa due minuti, dice il libro - col cavolo, dico io, i miei in due minuti erano quasi a neve!), aggiungere gli anacardi e coprirli in modo uniforme (passarli eventualmente al colino per eliminare l'albume in eccesso).
Mescolare quindi gli anacardi alle spezie e ricoprirli bene.
Rimetterli sulla teglia con la carta forno, infornare per cinque minuti (sempre a 200°), mescolarli e rimettere in forno per altri 4-5 minuti, finchè sono fragranti e dorati.





 NOCI DOLCI E SPEZIATE


4 cups di gherigli di noci (il convertitore prevedeva solo noci spezzettate e dava come risultato 468 grammi, io ho tradotto 400 grammi di gherigli, perchè tanto avevo solo quelli )
2/3 cup di zucchero (100 grammi circa, io ne ho messo un po' meno)
2 cucchiani da tè di sale kosher (circa 10 grammi)
1,5 cucchiaino da tè di polvere di peperoncino chipotle (circa 8 grammi) - io ho usato l'espelette
1 cucchiaino da tè di cannella
1/2 cucchiaino da tè di pepe di cayenne (omesso)
pizzico di chiodi di garofano
1 albume grande.




























GRISSINI CON LIEVITO CHIMICO (dal sito dietaround, non è da me neanche questo)

 400 grammi di farina (io ho messo circa 280 di integrale bio e il resto di farina 2 macinata a pietra di un mulino dei dintorni)
due cucchiai di bicarbonato (o lievito chimico, o cremor tartaro.... così diceva e io ho fatto un po' di chimico e un po' di bicarbonato)
2 dl di latte
olio evo (più ce n'è, più sono friabili)
sale
semi di nigella (mia aggiunta, qualcosa ci devo pur fare)

Impastare tutto e far riposare una ventina di minuti.
Formare dei rotolini e infornare a 230° finchè non sono croccanti.










Ecco la mia cucina alla fine..... pauraaaaa!!!

















lunedì 3 dicembre 2012

"Charlot" di mele: oggi le comiche

"Guarda che c'è un sacchetto di mele che tra poco esce da solo dal frigo..."
Me lo sento ripetere ormai da qualche tempo.
Effettivamente le meline royal gala hanno assunto un aspetto rassegnato, in attesa di una fine più o meno gloriosa o, al massimo, di una buona crema antirughe.
Ma non protestano, stanno lì in silenzio.

"Guarda che domani andiamo via, fai almeno una torta di mele!"
Si fa presto a dire "torta di mele"... sono capaci tutti a esprimere questo concetto, che diventa tanto più vago quanto più si frequenta il mondo dei siti e blog di cucina che imperversano nel globo terrestre, forse anche oltre, oserei immaginare.

Certo che i gerontopomi sono veramente tanti e mi viene un'idea che ritengo fantastica:
la sharlokta di mele vista su smittenkitchen - niente di più rispondente alle mie esigenze.
Leggo gli ingredienti e già da subito devo arrendermi all'evidenza: non sono granny smith, non sono grandi, sono delle tristi royal gala di piccolo calibro, ma procedo ugualmente perchè sono in quantità quasi industriale.

Mentre le tre uova grandi (ok, 4 piccole, ma piccole davvero) con i 200 grammi di zucchero (un po' meno, a onor del vero) e i semini della bacca di vaniglia vanno nel kenwood (15 - 20 minuti, dice la ricetta e io procedo fedelmente),


 sbuccio rapidamente tutte le mele e le metto nella teglia imburrata.



Continuo a montare fino a 17 minuti (faccio sempre una media molto ponderata) e le uova sono diventate quasi solide.... a questo punto noto il dettaglio nella ricetta originale: le uova devono scendere a nastro!!!
Seeeee... le mie rimangono in piedi, altro che scendere.



Confido nella fortuna e penso che magari dopo l'aggiunta della farina possano smontarsi, ma niente: la mia abilità nel fare il pan di spagna universalmente riconosciuta mi segue pure quando non mi serve e la massa rimane al suo posto, tutta perfettamente bollicinosa...



Vabbè, scenderà un po' tra le mele, quando la verso sulla teglia..... spero, prego e imploro.
Ma deve trattarsi di impasto sordo, perchè ricopre come un simpatico cappottino le mele che giacciono sotto, sempre in silenzio.
Io rido come una scema, questa "Charlot" di mele ha proprio del ridicolo!



Tento allora il colpaccio con un coltello e cerco di far sprofondare qualcosa, ma sprofondo solo io in una tristezza quasi infinita (anche le comiche avevano il loro risvolto mesto) ... e quindi cedo e metto tutto nel forno.



 Beh, quando la tolgo dalla teglia non sembra proprio male, e dico che si merita comuque una foto.


La comica  continua al primo taglio.... no, non ve la racconto.
Anzi si:
"Guarda che dentro non mi pare tanto cotta..."
 
A quel punto l'ho rimessa in forno fino a farla asciugare bene, e questa è la foto migliore di una fetta.


Inutile dire che è finita nel giro di 18 ore, delle quali 8 di sonno, quindi tanto male non era.

Se però volete farla non seguite me, ma fate la ricetta originale, che qui riporto tradotta in una delle molteplici apparizioni nei blog di cibo:

Sharlokta di mele

6 mele se possibile Granny Smiths
3 uova grandi
200 g di zucchero
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
125 g di farina
zucchero a velo e cannella in polvere per decorare.

Imburrare una teglia di 22 cm circa di diametro. Sbucciare e tagliare le mele a pezzetti e distribuirle uniformemente nella teglia. nel frattempo montare nella ciotola del Ken le uova e lo zucchero per almeno 15-20 minuti. aggiungere la vaniglia, la scorza di limone e la farina e mescolare delicatamente con una spatola per inglobarla. versare sulla teglia sopra le mele, battere la teglia per far penetrare il composto negli spazi vuoti. Cuocere in forno già caldo a 180°C per circa 50 minuti.
Togliere dal forno, far freddare e togliere dalla teglia. Metterla in un vassoio e spolverizzare a piacere con zucchero a velo e cannella.









venerdì 23 novembre 2012

un dolce che viene da lontano




Nella Romania dell’est, anni or sono, un pasticcere una torta inventò.
E venne la moglie del pasticcere che chiese la ricetta della torta che egli inventò.
E poi la moglie del pasticcere, fornì alla zia la ricetta della torta che suo marito inventò
E quindi la zia rivelò all’amica la ricetta della nipote il cui marito, pasticcere, in Romania la sua torta inventò.
E poi la parrucchiera volle la ricetta dall’amica della zia della moglie del pasticcere che in Romania la sua torta inventò.
E poi fu riferita a una cliente della parrucchiera dell’amica della zia della moglie del pasticcere che in Romania la sua torta inventò.
E quindi la cliente della parrucchiera se ne andò in Canada e aprì un blog in cui mise la ricetta della parrucchiera dell’amica della zia della moglie del pasticcere che in Romania la sua torta inventò.
Poi Adriana di Coquinaria, vide la ricetta sul blog canadese della sua amica, che era cliente della parrucchiera dell’amica della zia della moglie del pasticcere che in Romania la sua torta inventò.
Ed improvvisamente in mille forum girò la torta che Adriana prese dal blog dell’estetista che mise la ricetta della parrucchiera dell’amica della zia della moglie del pasticcere che in Romania la sua torta inventò.
Nella Romania dell’est, anni or sono, un pasticcere una torta inventò.

Dolce "versato" con la ricotta riportato da Adriana di Coquinaria ma di origine ignota (tra parentesi le mie modifiche)

2 uova intere
9 cucchiai zucchero (6 cucchiai di zucchero integrale di canna- panela)
9 cucchiai olio
9 cucchiai latte (forse anche 12)
12 cucchiai farina (7 cucchiai di farina integrale e 5 cucchiai di farina di castagne)
(5 cucchiai di fiocchi di avena)
1 cucchiaio lievito per dolci
500 grammi ricotta
una manciata di uvetta (gocce di cioccolato)
4 uova
5 cucchiai di semolino (5 cucchiai di farina di mandorle…. ho realizzato solo alla fine di non avere semolino)
5-6 cucchiai di zucchero (4)
vanillina (estratto di vaniglia)
zucchero a velo
(cannella)

Si montano le uova con lo zucchero poi si aggiunge l'olio. Dopo si aggiunge il latte alternandolo alla farina mescolata con il lievito.
Il composto deve poter essere versato, tipo quello delle crepes ma molto più denso.
Si versa metà del composto in una teglia unta e infarinata non più grande di 20x30 cm e si inforna a 180°C per 10 minuti.
(Dopo averne versata la metà – o almeno la quantità giusta per coprire il fondo - nella teglia dal diametro di 24 cm, ho realizzato che forse l’avevo scelta troppo grande, per cui ho aggiunto al rimanente impasto i fiocchi di avena e tre/quattro cucchiai di latte).
Nel frattempo si prepara il ripieno di ricotta mescolando la ricotta una bella manciatona di uvetta abbondando se piace, 4 uova, un pizzico di sale, 5 cucchiai di semolino, 5-6 cucchiai di zucchero e una bustina di vanillina – o estratto-semini  di vaniglia: questi ultimi cioè zucchero e vaniglia solo nei 10 minuti in cui la metà del composto è nel forno, dice la mia amica così la ricotta non diventa troppo molle per via dello zucchero che si scioglie, io ho usato zucchero a velo.
Passati i 10 minuti si tira fuori la teglia, si versa la ricotta e sopra la ricotta si versa la metà rimasta del composto. Si inforna per altri 40 minuti.
Spero di aver spiegato bene, e molto semplice e buonissima.

Si taglia fredda e si spolvera con lo zucchero a velo."

domenica 18 novembre 2012

Quel che resta del pollo

Sono una pessima padrona di casa.
Solo un anno e mezzo dopo averla accolta in casa le ho fatto il bagno.
Un bagno lungo tre giorni.
In effetti così tanto tempo senza lavarla, necessitava di una cura approfondita.
Non che non le si potesse stare accanto: bella era, elegante e perfino lucida.
Una volta circondata dalle acque, però, cominciava ad avere un suo perché.
Tre lunghi giorni e tre lunghe notti e mai un lamento (effettivamente non so se si sia lamentata o meno, perché sono stata fuori in quei tre giorni, ma sono sicura che si sia comportata molto bene).
Poi l'ho messa all'asciutto, a ragionare per un paio di settimane sul piano della cucina.
Anche da lì non si è mossa e non ha fatto un "plié".
Poi ho deciso, qualche giorno fa, che fosse giunto il momento di utilizzarla.
La tajine.
E anche i limoni confit, che da un anno e sette mesi stagionavano nel mio frigo, hanno preso la via del fornello. Dicono che hanno una scadenza "fine pena mai" e io ci ho creduto.
Sono viva, peraltro, quindi ritengo sia vero.

La ricetta favolosa è quella che Marinab ha postato su coquinaria già molto tempo fa.

Djaj bel m'sair
Pollo con lemon confit


1
pollo ruspante tagliato in pezzi
1/2 dl di succo di limone
2 limoni confit (la polpa va aggiunta in cottura, la buccia tagliata a listarelle per decorare)
50 gr di burro (salato)
2 cipolle finemente tritate
2 spicchi d'aglio tritati
4 chiodi di garofano pestati
1 pizzico di zafferano
1 cucchiaio di zenzero in polvere
1 cucchiaio di "ras el-hanout" (36 spezie marocchine)
sale e pepe
prezzemolo tritato
200 gr di olive verdi sbiancate per qualche minuto in acqua bollente
2 cucchiai di olio d'argan (o di oliva)

Prepari una marinata con succo di limone, la polpa dei lemon confit, il burro, la cipolla, l'aglio, lo zafferano, sale, pepe, zenzero, ras el-hanout e il prezzemolo. Metti a marinare i pezzi di
pollo per almeno 1 ora (anche per tutta la notte).
Scaldi la tajine, aggiungi l'olio, quindi i pezzi di pollo assieme a tutta la marinata. Aggiungi anche la buccia dei lemon confit tagliata a listarelle. Chiudi la tajine con il suo coperchio e lascia cuocere sul minimo per 1 ora. 15 minuti prima del termine della cottura aggiungi le olive.
Non toccare mai i pezzi di pollo, se vedi che si asciugano troppo aggiungi giusto 1 o 2 cucchiai di acqua.



La foto è "quel che resta(va) del pollo": era talmente buono che era impossibile perdere tempo a immortalarlo.







giovedì 15 novembre 2012

Fulmine a ciel sereno: oatmeal raisin cookies

Martha Stewart.... colpa di Arabafelice, che leggo sempre con estremo piacere e le cui avventure mi appassionano ormai da tempo.
Gli oatmeal raisin cookies (biscotti ai fiocchi di avena e uvetta) sono invece colpa di Minifra, che me li chiede da questa estate, da quando li prelevava (per usare un termine gradevole) dalla colazione del college di New York, per mangiarli la sera con le amiche.
Ora, Martha Stewart, Arabafelice e Minifra sono qui insieme per gli

Oatmeal raisin cookies
da "Baking handbook" di Martha Stewart



 (la foto fa pietà, ma la pigrizia che avanza mi impedisce di prendere la Canon... :D )

Chiedo scusa per le dosi in cups, ma visto che mi hanno regalato cups and spoons in multicolor, stavolta ho usato quelli.

Per due dozzine circa di biscotti:

1 1/2 cup di farina
1 cucchiaino da tè di cannella in polvere
1 cucchiaino da tè di bicarbonato di sodio
1 cucchiaino da tè di sale
1 cup di farina di cocco (io l'ho omessa, ma ho aumentato leggermente la farina)
2 stick di burro morbido (226 grammi, questo l'ho pesato)
1 cup di zucchero di canna chiaro
1/3 di cup di sciroppo d'acero (io ho usato golden syrup)
1 uovo grande
2 cucchiaini da tè di estratto di vaniglia
3 cup di fiocchi d'avena (non quelli a cottura rapida)
1 cup di uvetta

Scaldare il forno a 170°.
Mescolare in una terrina farina, cannella, bicarbonato e sale - aggiungere il cocco e mettere da parte.
Nel mixer (io Kenwood con frusta k), montare il burro con lo zucchero d canna per 3/4 minuti.
Unire lo sciroppo d'acero e amalgamare.
Aggiungere quindi l'uovo e la vaniglia e amalgamare bene per circa un minuto.
Unire quindi la farina in due volte, poi l'avena e infine l'uvetta.
Formare delle palline con circa tre cucchiai rasi di impasto (o usare un dosatore per gelato dal diametro di circa cinque centimetri), mettere ben distanziate tra loro sulla teglia coperta da carta forno.
Cuocere per 15/ 20 minuti fino a doratura.
Far raffreddare su una gratella e conservare in scatola di latta.

Ora proverò altre due ricette sempre di Martha Stewart questa e questa.


Araba, ricorda che se le ore in palestra aumentano, è anche colpa tua ;-)

ps: questo post partecipa al giveaway di Arabafelice




martedì 6 novembre 2012

Chocolate crinkles a sorpresa

Pomeriggio insolito.In casa tutto tranquillo e la cosa mi inquieta.
Oggi solo io e Minifra. 
In programma brioscine al latte e burro e nulla più. 
Ma la ricetta di zia crostatina mi frulla in testa da qualche giorno e devo farla assolutamente, tanto più che oggi è l'election day negli Stati Uniti.
Ne ho in serbo al limone, forse stasera stessa, vedremo.
E i chocolate crinkles prendono forma, solo che... vorrei cambiarli... non vale copiare tutto per filo e per segno.
Allora aggiungo un cucchiaio di cardamomo in polvere, regalo di Marco Cansado - e gli chiedo scusa, perchè ho osato inserirlo in una ricetta yankee.
Poi, dopo aver impallinato la prima teglia penso: e se ci mettessi la sorpresa?
C'è un barattolo (oddio, ce ne sono due, ma è un lieve dettaglio) di salted caramel sauce, regalo della mia albionica amica bionda: e se facessi un filling?
La seconda teglia è formata da biscottoni più grossi, quanto basta per inserire in mezzo un cucchiaino scarso di crema di caramello salato e via in forno!
Il test sapore è stato effettuato da Minifra: quelli col caramello salato sono più buoni (nessun problema, il barattolo aperto va finito entro quattro settimane... nulla di più semplice - ma l'ho nascosto da attacchi nemici in frigo, dietro la pasta di tamarindo e il burro chiarificato).

In questa foto si vede, (anche con la fantasia), il biscottone grosso col ripieno.

E ora, direttamente da zia crostatina, la ricetta (tra parentesi le mie modifiche)

CHOCOLATE CRINKLE COOKIES
Ingredienti:
175 gr di farina
175 gr di cioccolato fondente
150 gr di zucchero semolato
55 gr di burro morbido
2 uova
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia oppure i semini di mezza stecca di vaniglia
1/2 cucchiaino di sale
(un cucchiaio raso di cardamomo in polvere)
(salsa al caramello salato per il ripieno)
60 gr di zucchero al velo ( ma anche di più, in genere ne apro una bustina da 125 gr)

ESECUZIONE:
Unire il cioccolato ed il burro in una ciotola capiente, tagliare a pezzi il cioccolato poi a bagnomaria o come uso fare io al mw scioglieteli insieme....fateli stiepidire bene; a parte, in un'altra ciotola sbattete le uova e lo zucchero, per un paio di minuti, poi unitele al cioccolato (che deve aver stiepidito bene altrimenti fate la frittatina) nella ciotola capiente e via via unite tutti gli altri ingredienti ottenendo un composto omogeneo, porre la ciotola chiusa in frigorifero, questo passaggio serve a far rassodare l'impasto per essere poi modellato con facilità.
Riprendere l'impasto, accendere il forno a 180°C, aiutandovi con un cucchiaio o cucchiaino (dipende dalla dimensione che volete dare ai cookies ) formate delle palline che poi farete roteare nello zucchero al velo posto in un vassoietto, da qui poneteli nella teglia foderata di carta da forno ora con due dita fate una leggera pressione cercando di appiattirli un poco, quel tanto che occorre a far scomparire la "pallina", devono essere di circa 1/2 cm di spessore, poneteli distanziati perchè crescono parecchio in cottura, infornate a forno caldo e cuocete per circa 10-15 minuti, fate attenzione a non cuocerli troppo..
(Quelli ripieni li ho porzionati col cucchiaio, ho fatto una sorta di "nido" che ha accolto la salsa al caramello salato - li ho cotti 13/14 minuti)
La criticità dei composti al cioccolato è che non ci si può affidare alla vista, non si può percepire il grado di doratura...meglio quindi tendere al meno cotto che rischiare l'amaro che è il sapore che prendono i composti al cioccolato se troppo cotti.
Appena sfornati non li toccate aspettate un poco, sono molto friabili appena usciti dal forno...conservateli da freddi in una scatola di latta, si mantengono molto bene, se passa molto tempo tendono solo a seccarsi  dentro rimanendo comunque buoni.



ORA VADO A PULIRE LA CUCINA ....










martedì 9 ottobre 2012

Riprendo con prevedibile disastro

Decido di fare  il bensone con la nutella per Chicca.
Penso di fare la nutella col bimby, a cui ho cambiato gruppo lame e che ora si incastra perfettamente.
Metto tutto e vado - non si accende la luce del riscaldamento, ma penso sia rotto il led.
Metto via che non è neanche tiepido e lascio il fondo a chicca. Preparo l'impasto (come da regolamento tramuto la farina in integrale, tolgo lo strutto, aumento un uovo in quanto piccine, diminuisco lo zucchero): il bimby si blocca. ok aspetto.
Lo stendo, forse troppo fino e metto la nutella finta che è solo densa - penso di richiudere velocemente e metto in forno.
La simil nutella esce da ogni poro della pasta e io, depressa, mangio un etto di cioccolata che era avanzato.
Leggo meglio le istruzioni del bimby e dicono che la temperatura non parte se il timer è impostato.
Non avevo impostato alcun timer ma riprovo a cuocere l'avanzo... manco te vedo.
Ributto quanto possibile nel contenitore e poi in frigo, poi mangio io quello che rimane nel boccale.
Non mi resta che gocciolarmi della nutella semiliquida addosso e ho fatto.
Il blob informe in forno, viene ricoperto con una spatola dal ripieno fuoriuscito.
Nel frattempo mi rendo conto che non ho preso il tempo e cerco di andare a memoria… chissà che ne uscirà.
Intanto ho mangiato peggio che a natale e mi girano le balle.
Sono un vero disastro, anzi due.
quasi quasi porto Chicca a cena fuori così finiamo la giornata.
Tra l'altro avevo quasi in mente di andare a fare una prova a un corso di improvvisazione di teatro comico, visto mai riuscissi a cambiare lavoro

ps: il simil bensone, tutto sommato poteva essere peggiore, è stato messo a freddare in fresco: a questo punto lo assaggio prima possibile…. E se non fosse cotto???

pps: in alcuni punti non era neanche cotto… adesso è in forno ad asciugare a pezzi… cmq è commestibile … il similbensone ricoperto di similnutella


 

BENSONE di Federica Pozzi - da Coquinaria.it - ricetta originale
Con questa dose ce ne vengono due. Ho usato marmellata di frutti di bosco, ma l'ideale è quella alla prugna.
Farina 500g
Una busta di lievito
2 uova
Zucchero 170g
Burro 150g
3 cucchiai di latte
Marmellata di prugne
Granella di zucchero
Unire tutti gli ingredienti, mettere l'impasto in frigo per mezz'ora, poi farne due parti e tirarle rettangolari.
Distribuire sopra la marmellata ed arrotolare.
Mettere sopra i rotoli dello zucchero in granella ed infornare a 180° per 40 min.





lunedì 30 aprile 2012

Lacrime e uvetta



Finalmente un pianto sensato e con un fine nobile.
Complici delle cipolle favolose che stavano prendendo la via del germoglio, ho imbastito un contorno banale ma buonissimo.
Una "non - ricetta" senza dosi particolari, così a intuito:

Cipolle in agrodolce con pere e uvetta
(le mie dosi di oggi)
5 cipolle dorate grosse
mezza pera
una manciata di uvetta
curry
zenzero (meglio se fresco)
una noce di burro
sale
zucchero

Ho fatto appassire leggermente le cipolle nel burro, ho aggiunto sale, zucchero e spezie. Dopo un po' ho aggiunto mezza pera a fettine piccole e l'uvetta e ho fatto andare per una ventina di minuti.
A noi è piaciuto moltissimo - lo vedrei bene per un ripieno di una torta salata.
Comunque, niente baci, stasera: ça va sans dire.


allora, un grosso grazie a Paola de http://labottegadelledolcitradizioni.blogspot.it/

che mi ha assegnato il premio Liebster Blog

e che giro istantaneamente a:

http://maccaveggieblog.blogspot.it/
http://blog.giallozafferano.it/mortadifame/
http://ilpennellodicioccolato.blogspot.it/
http://coccoledidolcezza.blogspot.it/
 http://paneesalame-monica.blogspot.it/


Qui le regole per ritirarlo:
  • Nominare chi assegna il premio
  • Donarlo a 5 blog cari con meno di 200 followers
  • Avvisare i destinatari con un messaggio sul blog

sabato 14 aprile 2012

Ritorno - dopo nove mesi

Date la colpa alla Giuli, io ho solo ceduto miseramente.
Nove mesi, una gestazione.
Un susseguirsi di momenti terribili, sensazioni di caduta nel vuoto e di risalita a mani nude.
Eppure ho cucinato, nel frattempo: tortellini snack delle sorelle Simili, macaron come se piovesse, angeliche, torta alla coca cola di Pinella con la glassa di Arabafelice e altre diavolerie.
Chissà, forse per non pensare o per pensare ad altro.
Però ora sono qui, per quanto ancora non so, ma ci sono e, come suggerito da Giuli, riparto dal buen retiro pasquale, quattro giorni di grande - meritata, spero - serenità.
Da Macchie di Castelsantangelo sul Nera e da Monte Prata